Le vaccinazioni e i vaccini

Le vaccinazioni permettono di prevenire in modo efficace e sicuro malattie che possono causare gravi conseguenze e morte e rappresentano una eccezionale scoperta che ha segnato profondamente la storia della medicina.

Grazie all'utilizzo dei vaccini è stato debellato il vaiolo, sono quasi scomparsi il tetano, la poliomielite, la difterite e sono state notevolmente ridotte malattie virali come l'epatite B, il morbillo, la rosolia, la parotite e le malattie batteriche come la meningite.

Il vaiolo e la scoperta delle vaccinazioni

bambina con vaiolo (Bangladesh)

La scoperta dei vaccini si deve al medico inglese Edward Jenner, che scoprì come immunizare le persone contro il vaiolo, una malattia virale molto contagiosa e spesso letale.

Il virus del vaiolo è probabilmente apparso in Africa intorno al 10.000 a.C. La prova più antica dell'esistenza del vaiolo risale al 1.200 a.c. circa, come testimoniano i segni sul volto della mummia del faraone Ramses V.

Il male non colpisce mai due volte, o almeno la ricaduta non è mai letale, con queste parole lo storico greco Tucidide osservava che chi si ammalava e sopravviveva all'epidemia di vaiolo che si era diffusa ad Atene nel 430 a.c. ne diventava immune.

Numerose altre testimonianze storiche provano come il vaiolo sia sempre stato un flagello per l'umanità: si stima che solo nel XX secolo siano morte per causa del vaiolo da 300 a 500 milioni di persone. La malattia, nella sua forma più grave, si presenta con sintomi simili all'influenza e al raffreddore, con febbre, cefalea, dolore muscolare. Dopo 3-4 giorni iniziano a formarsi delle lesioni alla mucosa della bocca e quindi pustole sul viso, sugli arti, su tronco e infine sulle mani e sui piedi. La morte sopraggiunge nel 30% dei casi e i sopravvissuti diventano immuni al vaiolo.

Già in India e in Cina, fin dal X secolo, per prevenire il vaiolo si sottoponevano i soggetti sani alla "vaiolizzazione", ovvero venivano contagiati facendo loro aspirare la polvere ottenuta dalle pustole dei malati in via di guarigione, ottenendo nella maggior parte dei casi lo sviluppo della malattia in forma lieve che si risolveva rapidamente e l'immunizzazione dei soggetti, ma anche casi di sviluppo della malattia in forma grave e morte.

Jenner, verso la fine del 1.700, osservò che gli allevatori e i mungitori di bovini che si ammalavano di vaiolo vaccino, una forma virale che colpisce i bovini e che negli esseri umani si risolve senza nessuna grave conseguenza, risultavano immuni al vaiolo umano.

Il 14 maggio 1796 Jenner vaccinò James Pipps, un bambino di 8 anni figlio del suo giardiniere, iniettandogli il pus ricavato dalle pustole di vaiolo vaccino di una contadina. Il 1° luglio 1796 inoculò a James il pus del vaiolo umano e la malattia non si manifestò, dimostrando che era diventato immune.

Negli anni successivi la pratitca della "vaccinazione" coinvolse sempre più persone e nel 1979, grazie alle campagne condotte in tutto il mondo, il vaiolo fu definititvamente sconfitto.

Le vaccinazioni in Italia

Per molto tempo in Italia, fino al 2017, sono state obbligatorie (e gratuite) 4 vaccinazioni:

anti-difterica
anti-tetanica
anti-poliomielitica
anti-epatitevirale B

L'obbligo delle vaccinazioni risale all'inizio del 1900 con la vaccinazione per il vaiolo, a cui si sono aggiunte la difeterite (1939), la poliomielite (1966), il tetano (1968) e l'epatie B (1991).  

I bambini non vaccinati non erano accettati nelle scuole e i genitori venivano segnalati ai Tribunali dei minori per una verifica dell'idoneità genitoriale. Con il passare degli anni la diffusione delle vaccinazioni arrivò a raggiungere livelli molto elevati (superiori al 95% della popolazione) e l’idea di vaccini obbligatori per legge, come se la salute fosse un dovere e non un diritto, e delle sanzioni per i genitori inadempienti, iniziò a sembrare anacronistica. Per questo, nel 1999 un Decreto presidenziale di fatto sospese l'obbligo vaccinale, aprendo le porte delle scuole anche ai bambini non vaccinati.

Da 15 anni ad oggi la percentuale di vaccinati è in costante diminuzione: le vaccinazioni sono vittime le loro stesso successo: molte malattie che un tempo erano sotto gli occhi di tutti oggi non sono più visibili e sono ancora molti i genitori che evitano di vaccinare i propri figli.

Negli ultimi anni la copertura vaccinale obbligatoria è scesa in molte regioni sotto la soglia del 95%, considerata il minimo per avere una copertura della popolazione efficace.

Al di sotto del 95% di copertura vaccinale della popolazione, la cosiddetta "immunità "di gregge" è in pericolo. Per immunità di gregge si intende il fatto che immunizzando la maggior parte della popolazione (più sddel 95%), anche gli individui non vaccinati (e quindi potenzialmente infettabili) vengono protetti, interrompendo la catena di infezione. L'immunità di gregge verso un particolare patogeno può anche portare, in teoria, all'estinzione del patogeno stesso (sempre che questo sia legato solo alla nostra specie e che quindi non possa sopravvivere al di fuori degli organismi umani).

Questo è il motivo che spiega perchè le vaccinazioni siano misure preventive efficaci se fatte da tutti.

Che poi i vaccicini costituiscano una colossale fonte di guadagno per alcune case farmaceutiche e che in passato si siano registrati gravi episodi di corruzione di Ministri della Repubblica Italiana per rendere obbligatori alcuni vaccini (Anti-Epatite B) è noto a molti.

La nuova legge sui vaccini (L. 119/2017)

Con la nuova legge sui vaccini, approvata nell'estate del 2017, le vaccininazioni obbligatorie in Italia sono passate da 4 a 10:

 anti-difterica (contro la difterite)
● anti-tetanica (contro il tetano)
● anti-poliomielitica (contro la poliomielite)
● anti-epatite B
● anti-pertosse (contro la pertosse, una malattia di origine batterica molto diffusa))
● anti-Haemophilus influenzae tipo B (provoca la forma di meningite più diffusa)
● anti-morbillio
● anti-rosolia 
● anti-parotite
● anti-varicella

Come in precedenza, tutte le vaccinazioni obbligatorie sono gratuite e il loro costo viene pagato direttamente dallo stato alle case farmaceutiche che producono questi vaccini.

Qualora una famiglia decidesse di non vaccinare i propri figli dovrà pagare una multa di 500 €. Inoltre i bambini non vaccinati non saranno ammessi negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia.

Nella maggior parte dei casi i vaccini non sono disponibili in forma singola, ma piuttosto in forma combinata, in modo da somministrare ai bambini più vaccinazioni con una sola iniezione:

● esavalente: difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomielite, Haemofilus influenzae tipo B;

quadrivalente DTpaIPV (difterite, tetano, pertosse, poliomielite);

● quadrivalente MPRV (morbillo, parotite, rosolia, varicella);

trivalente: DTPa (difterite, tetano, pertosse);

● trivalente MPR (morbillo, parotite,rosolia).

Vaccinazioni consigliate ma non obbligatorie

Oltre alle vaccinazioni obbligatorie numerose altre sono consigliate in età pediatrica per proteggere i bambini da altre malattie potenzialmente rischiose:

anti-pneumococco (causa di pomoniti)

anti-meningococco B (causa di meningiti)

anti-meningococco C (causa di meningiti)

anti-rotavirus (causa di gastroenteriti)

● anti-Influenza: protegge dai ceppi di virus pià diffusi di influenza (cambia ogni anno, in funzione dei virus che ogni anno risultano più diffusi).

anti-papillomavirus (HPV), protegge dal cancro al collo dell'utero, consigliato per le ragazze prima dei 12 anni.

Il nuovo calendario vaccinale

Calendario vaccinale per bambini e adolescenti (da 0 a 18 anni) proposto dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp), dalla Società italiana di igiene (Siti) e dalla Società italiana di pediatria (Sip). Ogni regione può orientare i propri programmi vaccinali in modo leggermente diverso.

 

I vaccini

Un vaccino è un prodotto costituito da una piccolissima quantità di microrganismi (virus o batteri) uccisi o attenuati, o da una parte di essi, progettato in modo da stimolare nel corpo la naturale reazione immunitaria.

I vaccini sono prodotti in diversi modi, ma tutti contengono gli antigeni che caratterizzano i patogeni (batteri, virus) e che sono in grado di attivare la naturale risposta immunitaria. I vaccini contengono anche piccole quantità di conservanti e antibiotici.

iI vaccini sono prodotti in diversi modi. Distinguiamo:

- Vaccini inattivati (virali e batterici), sono costituiti da microorganismi uccisi (inattivati) con agenti chimici o fisici in modo tale da mantenere inalterate le proprietà antigeniche. Sono stabili e sicuri, dato che i microrganismi trattati in questo modo non possono ritornare alla forma patogena. Hanno il vantaggio di non causare, neppure in forma lieve, la malattia che devono prevenire, lo svantaggio che per assicurare l'immunizzazione è necessaria la somministrazione di più richiami. Sono inattivati i vaccini per l'influenza, la poliomielite (Salk), la rabbia, il colera e l'epatite A.

- Vaccini viventi attenuati (virali e batterici), sono costituiti da microorganismi interi, che pur mantenendo la capacità di replicarsi nell'organismo del vaccinato e di stimolare le sue difese immunitarie, non sono in grado di dar luogo alla malattia comclamata. Per preparare un vaccino vivo attenuato, il microrganismo deve essere coltivato in laboratorio in condizioni particolari, per fare in modo che perda la sua patogenicità, cioè la capacità di provocare malattia, ma mantenga inalterata la capacità di provocare una risposta immunitaria nel soggetto vaccinato.
Il vantaggio di questi vaccini consiste nel fatto che una o al massimo due dosi sono in grado di sviluppare un'immunità che dura tutta la vita. Questi vaccini sono meno sicuri, poiché esiste la possibilità, anche se rara, che la forma attenuata del microrganismo possa riconvertirsi nella forma patogena e quindi provocare malattia. Con l’eccezione del vaccino antipoliomielite, somministrato per via orale, generalmente questi vaccini vengono somministrati con un'iniezione. Sono inattivati i vaccini contro la poliomielite (Sabin), il morbillo, la parotite, la rosolia, la varicella, la tubercolosi e la febbre gialla.

- Vaccini a subunità, contengono solo antigeni purificati, solitamente antigeni di superficie e non il microorganismo intero, risultando efficaci e sicuri per stimolare il sistema immunitario, senza la presenza di altre componenti del microorganismo che possono risultare tossiche. Tuttavia la purificazione può essere costosa e la proteina isolata può presentare alterazioni della struttura tridimensionale con comseguente alterazione delle proprietà antigeniche. Appartengono a questa categoria i vaccini contro la meningite, la pertosse, il tifo.

- Vaccini di ultima generazione a DNA ricombinante. Contengono solo antigeni purificati, solitamente superficiali, e per la loro preparazione si usano tecniche di ingegneria genetica, inserendo il gene per la sintesi dell'antigene in un microorganismo ospite non patogeno. Sono vaccini a DNA ricombinante quello per l'epatite b e quello per il Papilloma virus.

i sieri

Differenze tra vaccino e siero

I sieri immuni sono dei preparati contenenti grandi quantità di anticorpi contro un determinato microrganismo o una specifica tossina. Attraverso l'iniezione di un siero immune si ottiene una immunizzazione passiva in un tempo molto breve (2-3 ore dopo la somministrazione), ma anche di breve durata (3-6 settimane). 

La sieroprofilassi è quindi indicata per le situazioni di emergenza, quando cioè vi è un rischio immediato di contagio. L’immunità attiva, che si ottiene con i vaccini, dura a lungo (anni), ma la protezione diventa efficace solo dopo 15-20 giorni dalla vaccinazione, tempo necessario per l’attiva produzione degli anticorpi.

I sieri immuni vengono ottenuti da animali di grossa taglia (spesso si usano i cavalli) sottoposti a trattamento immunizzante con gli antigeni nei confronti dei quali si desidera ottenere la produzione di anticorpi. A questi animali, quando il livello di anticorpi nel sangue ha raggiunto la concentrazione massima, viene prelevato il sangue e da questo estratto il siero (che corrisponde al plasma, privato del fibrinogeno).

I sieri di origine animale, contenendo tracce di proteine dello stesso animale (quindi eterologhe, ossia non umane), possono causare reazioni di ipersensibilità anche assai gravi. Pe questo motivo, oggi si impiegano preparazioni di anticorpi ottenute da volontari umani che si sono vaccinati e il cui sangue ha un contenuto specifico molto alto. Le preparazioni di anticorpi umani hanno il vantaggio, rispetto ai sieri animali, di non dar luogo a fenomeni allergici.

I sieri antiveleno (contro il veleno di serpenti, ragni, scorpioni e altri animali velenosi) sono ottenuti nello stesso modo dei sieri immuni, iniettando piccole dosi di veleno in animali di grossa taglia e quindi purificandone il siero del sangue.