La gravidanza e lo sviluppo dell'embrione

In seguito alla fecondazione di un ovocita da parte di uno spermatozoo si forma lo zigote, la prima cellula del nuovo essere umano. Normalmente la fecondazione avviene all'interno di una delle tube di Fallopio e lo zigote continua la discesa verso l'utero, dove avvengono le prime divisioni cellulari.

Dopo circa 36 ore dalla fecondazione, lo zigote si divide formando due cellule; dopo 60 ore le due cellule si dividono formandone quattro; dopo tre giorni si passa alla divisione in otto cellule.

In queste primissime fasi dello sviluppo dell'embrione le cellule che lo costituiscono sono cellule staminali totipotenti, sono capaci cioè di differenziarsi in qulunque cellula del nostro corpo e di dare perciò origine ad un organismo completo, se separate le une dalle altre. I gemelli monozigoti, detti anche monovulari in quanto derivanti dalla stessa cellula uovo, sono il frutto della totipotenza delle prime cellule del'ambrione: alla prima divisione dello zigote, le due cellule figlie invece di rimanere unite, si separano e continuano lo sviluppo indipendentemente, dando origine a due individui completi ed identici dal punto di vista genetico.

Dopo questo stadio, alla successiva divisione cellulare (da 8 a 16 cellule), si assiste alla formazione di un abbozzo sferico di 16 cellule, chimato morula (somigliante ad una piccola mora, il frutto del rovo). La morula si forma intorno al 4° giorno dopo la fecondazione. A questo punto entra nella cavità dell'utero.

Con le successive divisioni cellulari le cellule della morula diventano sempre più piccole (la morula non cresce di dimensioni). Intorno al 7° giorno dalla fecondazione all’interno della massa di cellule che costituisce la morula si forma una cavità, il blastocele, e all’embrione si dà il nome di blastocisti: questa è formata da uno strato di cellule esterno, il trofoblasto, che costituirà la placenta, e da un piccolo gruppo di cellule addossato ad un polo, detto nodo o bottone embrionale, che darà origine all’embrione. A questo stadio la blastocisti si annida all'interno della parete dell'utero (endometrio)

Le cellule del nodo embrionale della blastocisti sono staminali pluripotenti, poiché possono originare tutti i vari tipi di cellule specializzate, ma non sono più capaci di formare un organismo intero se prese singolarmente.

Al termine della seconda settimana dalla fecondazione inizia un processo, la gastrulazione, per cui l’embrione acquista la forma di un sacco a doppia parete, al quale viene dato il nome di gastrula, nel quale cominciano a delinearsi tre distinti strati di cellule, detti foglietti embrionali, ognuno dei quali è composto da cellule con un destino già segnato.

Da blastocisti a gastrula
I foglietti embrionali
Embrione umano alla terza settimana

Il foglietto embrionale più esterno costituisce l'ectoderma, il foglietto più interno l'endoderma. Tra i due foglietti si inserisce un terzo strato di cellule, che costituiscono il foglietto del  mesoderma

Da ognuno di questi tre foglietti embrionali deriveranno determinati tessuti del corpo: 

- l’ectoderma dà origine alla pelle, agli occhi e al sistema nervoso

- l’endoderma al rivestimento interno del tubo digerente e a molti organi, come i polmoni, il fegato e il pancreas

- il mesoderma dà origine ai muscoli, alle ossa, al tessuto connettivo, al sangue, agli organi dell’apparato riproduttivo e dell’apparato escretore.

Dalla terza settimana alla fine del secondo mese di gravidanza le cellule dei tre foglietti si differenziano progressivamente, dando origine a tutti gli organi dell'embrione, che assume via via una forma allungata. Il diffrenziamento cellulare inizia nella parte cefalica (la testa) dell'embrione per proseguire verso quella caudale. 

Alla quarta settimana l'embrione è lungo circa 5 mm ed è possibile distinguere la testa, contenente le vescicole che daranno origine all'encefalo, il cristallino degli occhi, il cuore e il primo accenno degli arti.

Intorno all'ottava settimana si conclude il processo di organogenesi e l'embrione presenta gli abbozzi di tutti gli organi e a partire da questo momento prende il nome di feto. Questo è avvolto dagli annessi embrionali: il corion (lo strato più esterno, che si è formato dalla proliferazione del trofoblasto) e l'amnios (strato più interno), ed è protetto dal liquido amniotico. In questo stadio, il feto umano misura circa 30 millimetri. Nel punto in cui esso è a contatto con la mucosa dell'utero della madre, dal corion si formano estroflessioni, i villi coriali, che penetrano nello spessore della mucosa e danno inizio alla formazione della placenta.

lo sviluppo del feto

Il periodo che va dal terzo mese alla fine della vita intrauterina è definito periodo fetale. Esso è caratterizzato dalla maturazione dei tessuti e degli organi e dalla rapida crescita corporea.

Dopo la decima settimana iniziano a svilupparsi le ossa, i muscoli, i nervi ed i grossi vasi. Si iniziano a distinguere gli abbozzi del naso, delle orecchie e delle mandibole. L'estremità cefalica ha un volume pari ad un terzo di tutto il corpo embrionale. A livello cerebrale compare il corpo calloso, la struttura nervosa che collega i due emisferi cerebrali. Alla fine della dodicesima settimana il feto pesa in media 14 grammi ed è lungo circa 7 cm.

Nel 4° mese i genitali esterni si differenziano definitivamente, anche la vescica e l'uretra sono ben sviluppate. Alla fine del 4° mese i movimenti del feto cominciano ad essere percepiti dalla madre.

Lo sviluppo del feto

Stadi embrionali successivi

Feto umano di circa 9 settimane
Ecografia di feto umano di 4 mesi

Nel 5° mese la pelle è grinzosa e si iniziano a formare i primi depositi di grasso, il feto pesa in media 310 grammi ed è lungo circa 23 cm.

Nel 6° mese la pelle è ancora grinzosa ed è ricoperta in maniera uniforme da una sottile lanugine. I denti sono ben sviluppati mentre le unghie sono ancora rudimentali. Il feto pesa in media 640 grammi ed è lungo circa 29 cm.

Nel 7° mese le palpebre si separano (palpebra superiore ed inferiore)e i padiglioni auricolari sono addossati alla testa.  Il feto pesa in media 1670 grammi ed è lungo circa 40 cm.

Nell'8° mese il corpo assume una forma più "rotondeggiante" a causa dell'aumento dei depositi di grasso sottocutaneo, pesa in media 2400 grammi ed è lungo circa 45 cm.

Nel 9° mese il feto ha raggiunto il suo pieno sviluppo ed è pronto alla nascita. Pesa in media 3300 grammi ed è lungo circa 50 cm.

La crescita in lunghezza è particolarmente accentuata durante il terzo, quarto e quinto mese, mentre l'aumento di peso è maggiormente marcato durante gli ultimi due mesi di gestazione.

In generale la durata della gravidanza viene considerata di 280 giorni o di 40 settimane dall'inizio dell'ultima mestruazione normale o, più accuratamente, 266 giorni o 38 settimane dalla fecondazione.

Lo sviluppo dell'embrione e del feto durante la gravidanza