La poliomielite

La poliomielite è una grave malattia comunisssima nell'età pediatrica, di origine virale e altamente contagiosa, che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. Descritta per la prima volta nel 1789, la poliomielite si è presentata per la prima volta in forma epidemica nell’Europa all'inizio del 1800. Nella prima metà del XX secolo la diffusione della poliomielite in tutti i continenti fecero raggiungere alla malattia le dimensioni di pandemia. In Italia, nel 1958, furono notificati oltre 8.000 casi. Grazie al vaccino, realizzato nel 1950, e alla sua diffusione, i casi di poliomieliti si sono via via ridotti. L’ultimo caso notificato nel nostro paese risale al 1982. Nel 2014 nel mondo sono stati registrati 359 casi di infezione da virus selvatico e 54 casi dovuti al vaccino. Malgrado le vaccinazioni, la poliomielite è ancora endemica in diverse aree del mondo, come nel sud dell'Asia e in alcune aree in Africa.

Cause e sintomi

La malattia è causata da tre tipi di polio-virus che invadono il sistema nervoso centrale. I sintomi iniziali sono quelli di una comune influenza, ma peggiorano progressivamente: il virus distrugge i neuroni motori del midollo spinale causando dolori muscolari, perdità di sensibilità cutanea e paralisi degli arti inferiori. Questa condizione è nota come paralisi flaccida acuta. In casi di infezione estesa a tutti gli arti, il malato può diventare tetraplegico. Nella forma più grave, quella bulbare, il virus paralizza i muscoli innervati dai nervi craniali, riducendo la capacità respiratoria, di ingestione e di parola. 

Sebbene la poliomielite sia una malattia estremamente pericolosa, oltre il 95% dei pazienti affetti dal virus non manifesta sintomi apprezzabili o comunque molto limitati (simili a queli di una debole influenza). 

Contagio

Il contagio avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati, ma anche per contatto con muco e salliva infetti, immessi nell'aria con i colpi di tosse e gli starnuti da malati o da portatori sani.
Il virus, una volta entrato nell'organismo, si replica per 14-21 giorni (tempo di incubazione), mentre viene escreto con le feci per 2-3 settimane e con la saliva per alcuni giorni.

Effetti della poliomielite
Struttura del virus della poliomielite
Diffusione della poliomielite nel 2014

CURA E PREVENZIONE

Non esistono ancora farmaci in grado di sconfiggere il poliovirus e le cure sono indirizzate ad alleggerire i sintomi per minimizzare gli effetti della malattia e migliorare le condizioni di vita del malato.
Per prevenire la poliomielite è indispensabile la vaccinazione, obbligatoria in Italia e nella maggior parte dei paesi al mondo. 

Esistono due diversi tipi di vaccini: quello “inattivato” di Salk (IPV), somministrato con un'iniezione intramuscolo, e quello “vivo attenuato” di Sabin(OPV), somministrtato per via orale.

Il vaccino di Sabin, somministrato fino al 2002 anche in Italia, ha permesso di eradicare la poliomielite in Europa ed è raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità nella sua campagna di eradicazione della malattia a livello mondiale. L’obiettivo dell’Oms è infatti quello di eliminare completamente la presenza della malattia, seguendo il successo ottenuto con il vaiolo nel 1980. In Italia l’unica forma di vaccino attualmente somministrato è quello inattivato.