Apparato riproduttore femminile

L’apparato genitale femminile comprende gli organi che:

- producono le cellule sessuali femminili (gli ovuli, o cellule uovo o ovociti)
- producono gli ormoni sessuali femminili (estrogeni e progestinici)
- permettono l’incontro con le cellule sessuali maschili (gli spermatozoi) e la fecondazione
- accolgono il feto durante la gravidanza
- permettono il passaggio del feto durante il parto.

L’apparato genitale femminile è costituito dagli organi genitali interni:
- le ovaie (gonadi femminili),
- le tube uterine (o trombe  di Falloppio),  
- ll'utero, la vagina

e dai genitali esterni, che costituiscono la vulva
- le piccole labbra,
- il clitoride,
- le grandi labbra
- il monte di Venere.

L’apparato genitale femminile produce ovociti ed ormoni sessuali femminili nel periodo che va dalla pubertà alla menopausa (periodo fertile), secondo cicli che sono regolati da alcuni ormoni (ciclo mestruale).

Apparato riproduttore femminile
Organi genitali femminili interni
Ovaia e tuba di Falloppio

Le ovaie

Le ovaie sono due organi pari con la forma e le dimensioni di una grossa mandorla (circa 3,5 cm di altezza, per 2 cm di larghezza e 1 cm di spessore) e sono situate nella cavità pelvica (sotto l'addome), ai lati dell'utero.

Le ovaie svolgono due funzioni fondamentali:

- producono gli ovociti, le cellule sessuali femminili,
- secernono gli ormoni sessuali femminili (estrogeni e progestinici), soprattutto nel periodo che va dalla pubertà alla menopausa.

L'ovaia è rivestita esternamente da un epitelio superficiale, fragile e sottile, ma dotato di un'elevata capacità rigenerativa. Sotto l'epitelio si trova uno strato di tessuto  connettivo, che delimita il parenchima, la parte funzionale più interna. Quest'ultimo è formato da una zona corticale più esterna e da una midollare al centro. Nella zona corticale si trovano i follicoli, in vari stadi di maturazione, immersi in un tessuto connettivo di supporto che partecipa alle modificazioni dei follicoli durante il ciclo mestruale.

I follicoli sono costituiti da un ovocita circondato da uno strato di cellule follicolari.

La zona midollare è costituita da tessuto connettivo lasso attraversato da numerosi vasi sanguigni, che formano una sorta di tessuto erettile che riempiendosi di sangue facilita lo scoppio dei follicoli.

Le tube uterine

Le tube uterine (o trombe di Falloppio od ovidotti), sono due organi pari, di forma tubolare e lunghi circa 12 cm. Collegano l'ovaia alla cavità dell'utero. Il tratto più vicino all'ovaia, l'infundibolo, ha la forma di un imbuto di circa 1 cm di diametro con il bordo sfrangiato, che raccoglie gli ovociti espulsi dall'ovaia in seguito all'ovulazione. 

Nel tratto successivo che conduce alla cavità uterina, più sottile, avviene l'incontro tra gli spermatozoi e l'ovocita e quindi la fecondazione, con la formazione dello zigote, la prima cellula del nuovo individuo.

Le tube svolgono queste funzioni:

- captano l'ovocita espulso dal follicolo ovarico a seguito dell'ovulazione
- permettono il passaggio degli spermatozoi risaliti attraverso le vie genitali (vagina, utero)
- creano le condizioni ambientali adatte per la fecondazione dell’ovocita
- conducono l’uovo fecondato all’utero perché possa impiantarvisi.

L'utero

L'utero è l’organo della gravidanza e ha la funzione di accogliere l’ovocita fecondato e di consentirne lo sviluppo, fino al parto. È un organo impari e cavo, in cui sboccano (in alto) le tube uterine e che si apre (in basso) nella vagina.

E' un organo che presenta la tipica struttura degli organi cavi, con una parete costituita da diversi strati che delimitano una cavità interna. 
Lo strato più interno riveste la cavità uterina ed è costituito dall'endometrio, una mucosa che si inspessisce durante il ciclo mestruale, preparando le condizioni necessarie affinchè l'ovocita fecondato possa impiantarvisi. 
Lo strato intermedio, miometrio, è spesso ed è costituito da muscolatura liscia, le cui contrazioni determinano, al termine della gravidanza, il parto. Contiene vasi sanguigni e nervi. 
Lo strato più esterno è costituito dal perimetrio, un strato di tesuto connettivo che si continua con il rivestimento della cavita pelvica.

L'utero ha la una forma di una pera appiattita ed è posizionato nella cavità pelvica, tra la vescica e il retto.

Durante la gravidanza l'utero va incontro a profonde modificazioni, aumentando progressivamente le proprie dimensioni e il volume della cavità interna, che aumenta di circa 500-1.000 volte rispetto alle condizioni normali.

Le dimensioni variano durante l'età e in relazione al numero di figli. Nelle multipare (donne che hanno avuto più figli) l'utero presenta dimensioni maggiori rispetto alle nullipare (donne che non hanno avuto figli). Con la menopausa le sue dimensioni si riducono.

Ovaia e tuba di Falloppio
Ovaie, tube e utero
Ovaie, tube e utero in sezione
Follicolo ooforo
Aumento delle dimensioni dell'utero

durante la gravidanza

Genitali femminili esterni

La vagina

La vagina è un condotto muscolo-membranoso impari che rappresenta l’ultimo tratto delle vie genitali femminili. Si estende dall’utero alla vulva e ha una lunghezza media di circa 7-8 cm. La sua superficie interna non è perfettamente liscia, ma presenta rilievi e rughe.

E' posizionata tra la vescica e l'uretra anteriormente e il retto e l'ano posteriormente

La vagina è un organo estremamente estensibile: si dilata per permettere il passaggio al feto nel momento del parto e nello stesso tempo è anche un organo molto elastico tanto che, dopo il parto, ritorna pressoché alla forma primitiva.

È l’organo femminile dell'accoppiamento e riceve il pene e lo sperma durante il coito; permette il passaggio del flusso mestruale, delle secrezioni uterine e, al momento del parto, del feto e dei suoi annessi.

Nella donna vergine, l'apertura vaginale è normalmente coperta in parte dall'imene, una membrana di tessuto connettivo che si lacera con i primi atti sessuali. Queta sottile membrana può infrangersi anche facendo sport, andando in bicicletta, durante l'esame della pelvi oppure con l'uso di tamponi vaginali. D'altra parte il coito non ne determina necessariamente la lacerazione. Ne consegue che la deflorazione (la lacerazione dell'imene) non è necessariamente un indicatore della perdita della verginità.

La vulva

La vulva è costituita dall'insieme dei genitali femminili esterni, che formano una serie concentrica di strutture cutanee di protezione dell'apertura del canale vaginale.

Sopra la vulva si trova il monte di Venere (chiamato anche monte del pube), una formazione triangolare sporgente in corrispondenza del pube, costituita da un deposito di tessuto adiposo. Durante la pubertà si ricopre di peli.

Il monte di Venere continua in basso nelle grandi labbra, due grosse pieghe cutanee che delimitano l'apertura della vulva. 

Internamente alle grandi labbra si trovano le piccole labbra, due sottili pieghe cutanee che delimitano un'area triangolare, il vestibolo vaginale, in cui sboccano l'uretra e la vagina. Le piccole labbra si uniscono nella parte superiore della vulva a formare il prepuzio del clitoride, che ricopre quest'organo quando non è eccitato.

Il clitoride è il principale organo eretile della donna ed è situato sulla parte superiore della vulva. E' l'organo omologo del pene maschile (hanno la medesima origine embrionale) e presenta numerosissime terminazione nervose, che lo rendono estremamente sensibile al contatto.